Suggerisco agli amici che ci seguono di dare un’occhiata ad un sito in cui ho trovato qualcosa che porto con me. Non conosco l’Autrice; ha scritto vari libri, ma mi ha colpito una sua poesia: ”The Invitation”. Ne traduco solo qualche riga perché per una riproduzione completa avremmo forse dovuto chiedere l’autorizzazione. Il resto sta nel sito
http://skdesigns.com/internet/articles/prose/oriah_mountain_dreamer/invitation/
In realtà non è un sito dell’Autrice, ma una pagina di un portale che tratta molte cose (un po’ New-Age). L’autrice vive a Toronto e si firma Oriah Mountain Dreamer, il suo “medicine name”. Ha infatti avuto l’opportunità di imparare delle cose da anziani nativi americani, poiché nelle sue vene scorre “sangue indiano”.
“Non mi interessa sapere quale lavoro fai … non mi interessa sapere quanti anni hai …
Voglio sapere se puoi essere di parola e quindi degno di fiducia. Voglio sapere se riesci a trovare la bellezza anche nei giorni in cui il sole non risplende …
Non mi interessa sapere dove abiti o quanto denaro possiedi …
Non mi interessa sapere chi conosci o come mai sei qui. Voglio sapere se vuoi stare in piedi con me al centro del fuoco, senza tirarti indietro.
Non mi interessa sapere quali studi hai fatto … Voglio sapere cosa ti sostiene interiormente quando tutto il resto viene a mancare. Voglio sapere se puoi stare con te stesso e se la tua compagnia ti piace davvero, nei momenti di vuoto”.
La poesia mi piace molto, nel suo insieme, e le righe che ho tradotto toccano due temi molto “intimi”: il rapporto con noi stessi e quello con un’altra persona.
L’Autrice ci invita, da varie angolature, a non “tirarci indietro”, perché questo modo di proteggerci ci allontana da noi stessi e dalle persone che amiamo. Con questo invito, rovescia sia la logica del potere e dell’indifferenza verso gli altri, sia la logica dei doveri e delle colpe. Ci ricorda che “tirarci indietro con gli altri” equivale a tradire noi stessi e a sentirci soli.
Silvia
http://skdesigns.com/internet/articles/prose/oriah_mountain_dreamer/invitation/
In realtà non è un sito dell’Autrice, ma una pagina di un portale che tratta molte cose (un po’ New-Age). L’autrice vive a Toronto e si firma Oriah Mountain Dreamer, il suo “medicine name”. Ha infatti avuto l’opportunità di imparare delle cose da anziani nativi americani, poiché nelle sue vene scorre “sangue indiano”.
“Non mi interessa sapere quale lavoro fai … non mi interessa sapere quanti anni hai …
Voglio sapere se puoi essere di parola e quindi degno di fiducia. Voglio sapere se riesci a trovare la bellezza anche nei giorni in cui il sole non risplende …
Non mi interessa sapere dove abiti o quanto denaro possiedi …
Non mi interessa sapere chi conosci o come mai sei qui. Voglio sapere se vuoi stare in piedi con me al centro del fuoco, senza tirarti indietro.
Non mi interessa sapere quali studi hai fatto … Voglio sapere cosa ti sostiene interiormente quando tutto il resto viene a mancare. Voglio sapere se puoi stare con te stesso e se la tua compagnia ti piace davvero, nei momenti di vuoto”.
La poesia mi piace molto, nel suo insieme, e le righe che ho tradotto toccano due temi molto “intimi”: il rapporto con noi stessi e quello con un’altra persona.
L’Autrice ci invita, da varie angolature, a non “tirarci indietro”, perché questo modo di proteggerci ci allontana da noi stessi e dalle persone che amiamo. Con questo invito, rovescia sia la logica del potere e dell’indifferenza verso gli altri, sia la logica dei doveri e delle colpe. Ci ricorda che “tirarci indietro con gli altri” equivale a tradire noi stessi e a sentirci soli.
Silvia